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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Inno alla Felicità - "Nuovo decreto"

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OGGI DOMENICA 29 MARZO, IL GOVERNO DI TUTTI GLI STATI DEL MONDO HA DELIBERATO CHE SIA D'ORA IN AVANTI L'OBBLIGO PER TUTTE LE PERSONE DEL MONDO.... Ieri sono andato a far la spesa. In questo periodo è un evento importante. Vivendo su una collina, in campagna, è come affacciarsi sul mondo reale. La nostra "quarantena" obbligata ha un sapore diverso da quella di tutti gli altri. Noi abbiamo la fortuna immensa di poter uscire nel nostro giardino, quando voglliamo. Con il sole e con la pioggia, con il vento e con il freddo. Tutti i giorni. Ma andare in paese è un momento di ritorno alla civiltà. Ero assolutamente carico. Avevo voglia di vedere le persone in faccia. Di sorridere con loro.  Premetto che non possediamo mascherine, in quanto riteniamo che siano necessarie al personale sanitario, ai malati, a coloro che hanno patologie e sono soggetti "deboli e a rischio".  Invece, purtroppo il clima che ho incontrato è stato assolutamente deprimente.

Lettera ai genitori

 Lettera ai genitori   Cari bambini, cari genitori, Il pensiero di non potervi vedere Di non potervi abbracciare Di non poter giocare con voi Mi rattristisce Mi riempie di malinconia Ma mi riempie anche di gioia Perché proprio in questo momento Mi rendo conto di quanto siete importanti per me Per noi Per la nostra vita. Con i miei ragazzi e la mia compagna Tutti i giorni Cerchiamo di donarci il tempo Per stare insieme All'aperto. Ed ogni volta che incontro una pianta Un albero Un sasso Un ramo Ogni foglia mi ricorda di voi. Torneremo più forti di prima Torneremo cambiati E migliori Perché saremo più consapevoli Di quanto sia importante la libertà E di quanto siamo importanti ciascuno per gli altri. Ci manchiamo E questo significa che Ci amiamo. Un abbraccione a tutti voi. Speriamo finisca presto. Vincenzuni

#Voglio tornare a scuola!

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È un momento delicato. Chi vive con bambini sa quanto sia delicato questo momento di paura, di limitazione della libertà, di "speciale" e forzata vacanza.  Oggi mio figlio, quasi 13 anni, mi ha detto che vorrebbe tornare a scuola. Che gli manca il basket  il calcio. Vuole rivedersi con i suoi compagni, di persona, andare a giocare al campetto da basket. Gli manca la routine. Mia figlia, "la mia scimmietta", 10 anni. Stasera in lacrime. Da un lato felice della "nuova" didattica a distanza. Dall'altra le mancano i visi delle persone che incontrava nei corridoi della scuola. Anche se non li conosceva. Ma erano altri bambini. Come lei.  I miei figli sono fortunati.  Noi genitori a causa delle restrizioni di libertà, siamo costretti a casa. "Lavoriamo" da qui. La mia compagna riesce a lavorare online. Io meno. Lavoro, guarda un po', con i bambini, in un progetto di educazione all'aperto. Ma anche questa realtà è chiusa. Siamo quin

Il boschetto dei suoni anche dentro casa! (Quinta puntata)

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Sentire i suoni del bosco, per chi abita in campagna è semplice. Ma per chi abita in città? Una possibilità è questa: seguire la storia di Cirino e Coretta, che attraversano un bosco pieno di suoni e scoprono quanto sia importante e vitale il suono della natura e del corpo. Buona visione!

Quarta puntata a suon di Reggae!

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Che bello! Questa nuova opportunità mi permette di stare ancora più vicino ai bimbi. Raccontando questa storia fantastica di Cirino e Coretta. Si va a suon di reggae! Buona visione!

E il Signor Corona ci indica la strada... Terza puntata!

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Forse il signor Corona ci vuole dire qualcosa? Forse la Natura ci indica la strada? Indica che questi mammiferi bimani con il cervello più grande del viso dovrebbero dedicarsi, per sopravvivere, a qualcosa che li contraddistingue dagli altri esseri viventi, le relazioni significative, quali la famiglia, la coppia, l'amicizia, la socialità e la solidarietà, in quanto un virus infinitamente piccolo, proprio a causa del fatto che noi, unica specie che uccide non per sopravvivenza, che distrugge la Natura stessa, possiamo essere estinti da qualcosa che ci allontana, ci divide, ci esilia nella solitudine? Sto pensando che questo momento dovrebbe farci riflettere sul tempo: uno dei miei crucci esistenziali. Troppo tempo online e troppo poco tempo a curare le relazioni. Talmente poco che un virus ci dice di stare lontani.  Va bene.  Pensiamo positivo. Appena finisce questo momento di esilio forzato, facciamo un bel flash mob. Il primo giorno in cui saremo di nu

Seconda Puntata

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Ed ora continua la storia di Cirino e Coretta

A casa... prima puntata!

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Oggi è un giorno diverso. Siamo tutti a casa. O quasi...  Questo è un giorno speciale. Ognuno di noi sceglie di fare cose speciali.  Io oggi ho deciso di fare un video per i bimbi di Piccoli Passi. Emi (mio figlio) ha deciso di ascoltare musica, fare i compiti e disegnare. Michi (mia figlia) ha scritto una poesia, fa compiti e ha preparato con la mamma delle brioche. Antu (la mia compagna) lavora al telefono, cucina, fa le brioche e soprattutto sta con i bimbi. Sentiamo qualche amico.  Non ci si può deprimere. Non si deve.  Stiamo semplicemente facendo ciò che è giusto. Per i più deboli, per i più fragili. Non abbiamo paura del contagio, del virus. Vogliamo solo che passi presto. E per farlo passare presto abbiamo bisogno di stare. Di fermarci. Di riflettere. Rifletto:  da quanto tempo non mi fermo?  per quanto tempo? quanto riesco a stare senza fare? quanto è importante stare con la mia famiglia? che posso fare se non lavoro? Poi posso anche pensare a 2 cose che mi sono v

In Libano...

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Un viaggio in Libano Premetto che il mio non è stato un viaggio di piacere ma ho avuto la fortuna di essere invitato da una ONG italiana, GVC, come consulente UISP, per formare insegnanti, genitori e social worker sull'importanza del gioco per l'inclusione.    Questo è una sorta di diario di bordo. Arrivato a Beirut domenica 16 Febbraio, di pomeriggio, 2 check point attraversati lungo la strada verso Tripoli (Ce n'è una anche in Libano). Al check devi toglierti gli occhiali, abbassare il finestrino, accendere le luci interne, abbassare la musica, salutare gentilmente, grati all'esercito che mantiene la pace... dopo 3 ore siamo arrivati a Kobayat, distretto di Akkar, in montagna... un freddune immenso. Lunedì giro delle scuole a Bebnine e Tall Bire vicino al confine siriano  (10 km) e quasi sul mare. Scuole molto povere, così come le case, quasi tutte grezze. Ho potuto vedere dalla macchina qualche campo profughi informale siriano. 6 milioni di persone: 4 mili