#Voglio tornare a scuola!

È un momento delicato.

Chi vive con bambini sa quanto sia delicato questo momento di paura, di limitazione della libertà, di "speciale" e forzata vacanza. 

Oggi mio figlio, quasi 13 anni, mi ha detto che vorrebbe tornare a scuola. Che gli manca il basket  il calcio. Vuole rivedersi con i suoi compagni, di persona, andare a giocare al campetto da basket. Gli manca la routine.
Mia figlia, "la mia scimmietta", 10 anni. Stasera in lacrime. Da un lato felice della "nuova" didattica a distanza. Dall'altra le mancano i visi delle persone che incontrava nei corridoi della scuola. Anche se non li conosceva. Ma erano altri bambini. Come lei. 
I miei figli sono fortunati. 
Noi genitori a causa delle restrizioni di libertà, siamo costretti a casa. "Lavoriamo" da qui. La mia compagna riesce a lavorare online. Io meno. Lavoro, guarda un po', con i bambini, in un progetto di educazione all'aperto. Ma anche questa realtà è chiusa. Siamo quindi sempre con loro. 
Sono fortunati anche perché abitiamo in campagna, possono uscire quando vogliono. Ogni giorno scegliamo di farci una camminata sulla collina. 
Sono fortunati perché possono scegliere di utilizzare il loro tempo come meglio credono. E noi ci siamo sempre. 
Ora, con la didattica a distanza, iniziano a trascorrere molto tempo sui compiti. 
E per loro è complesso comprendere che questa procedura "vuole" sostituire la scuola tradizionale. 
Penso che in questo momento dovremmo pensare proprio ai bambini.
Visto che gli anziani, con problemi e patologie, muoiono come mosche.
Aiutare gli anziani a curare le loro patologie in un paese che negli ultimi 20 anni ha drasticamente tagliato su ospedali, posti letto, respiratori, è un'impresa titanica. 
L'Italia risponde come può. 
Con decreti liberticidi, esercito, e appelli al buon senso.
E anche i medici si ammalano.
Ma i bambini non c'entrano nulla.
Lasciamoli in pace.
Lasciamoli giocare.
Non impediamo loro di esprimersi nel movimento, nella creatività.
Non chiediamo loro di aggiornarsi forzatamente "per compito" sulle evoluzioni della pandemia.
E recuperiamo il nostro bambino interiore: giochiamo, divertiamoci e ridiamo con loro, esprimiamo loro le nostre emozioni, le nostre paure, ma anche la nostra speranza. 
Stacchiamoci dalla sovraesposizione dell'informazione. Non serve a noi e non serve a loro. Evitiamo di chiudere il nostro sistema immunitario con teorie complottiste, con teorie di dittature, con drammi sparati in diretta. Ci faranno essere persone sicuramente più impaurite, più arrabbiate, più depresse. 
Anche per noi è una situazione nuova e difficile.
Anche per noi è una grande opportunità per crescere.
Prendiamoci il tempo. Godiamoci questa "libertà" forzata. 
Stiamo con loro. Spieghiamo e commentiamo le loro curiosità e le loro paure. 
Ma non atterriamoli.
Durante questi giorni di forzata reclusione con la nostra famiglia stiamo facendo delle belle maratone cinematografiche. Siamo partiti dalla mitica saga di "Star Wars". In un mondo galattico, dove la lotta tra bene e male è identificata nella lotta tra Impero e Ribelli della Resistenza, dove i buoni hanno sempre poche risorse "militari" e i cattivi hanno le grandi armate, i difensori della Pace sono i mitici Jedi. Sono persone che grazie alla conoscenza, alla sapienza, alla meditazione, alla consapevolezza del proprio corpo, della natura delle cose e del mondo, credono nella Forza, che tiene insieme e crea equilibrio nella Natura. 
La Forza è l'energia interiore, è il tutto che unisce, è il mondo, quello stupendo e perfetto, che ci circonda, è Madre Natura stessa. 
E' vero, anche nella serie galattica esiste il Lato Oscuro della Forza. Quello che a causa della paura, dell'odio, dell'orgoglio, della bramosia di vendetta, prende il sopravvento sulla Forza e genera il male, l'Impero di Dart Fener. Ma nonostante tutto, la Forza ha sempre la meglio. 
Questa energia è positività, è ottimismo. E' speranza.
Quindi ritengo che in questo momento ciò a cui dobbiamo prestare attenzione è proprio evitare di far perdere la speranza ai nostri bambini. 
Non se lo meritano.
Loro non hanno colpe.
Tutte le colpe possibili sono nostre.
Il mio personale atteggiamento è di fermarmi, staccare le connessioni, recuperare il tempo ed il suo valore, correre e giocare a pallone con mio figlio, abbracciare quanto più possibile mia figlia, stare loro vicini, rispondere alle loro domande e ai loro bisogni. Proteggerli e proteggermi, per esser-ci. 
Per questo è necessaria la Forza. 
Essere insieme con la mia compagna i "Ribelli", contro questo "Impero" rappresentato da una politica sulla sanità dissennata, da un clima poliziesco scaturito dalla sottovalutazione dei nostri concittadini, da una repressione delle libertà individuali come ultima strategia della paura, da un virus sconosciuto che miete vittime tra i più deboli. L'impero è forte e con molteplici compagini al suo fianco. 
Ma noi siamo più forti. 
Perché siamo creatori ed artefici di ciò che siamo.
Che la Forza sia con Noi. 
Tutti noi.

Non Insegnate Ai Bambini (Giorgio Gaber)

Non insegnate ai bambini 
non insegnate la vostra morale 
è così stanca e malata 
potrebbe far male 
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza. 
Non elogiate il pensiero 
che è sempre più raro 
non indicate per loro
una via conosciuta 
ma se proprio volete 
insegnate soltanto la magia della vita. 

Giro giro tondo cambia il mondo. 

Non insegnate ai bambini 
non divulgate illusioni sociali 
non gli riempite il futuro 
di vecchi ideali 
l'unica cosa sicura è tenerli lontano 
dalla nostra cultura. 
Non esaltate il talento 
che è sempre più spento 
non li avviate al bel canto, al teatro 
alla danza 
ma se proprio volete 
raccontategli il sogno di 
un'antica speranza.
Non insegnate ai bambini 
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente 
stategli sempre vicini 
date fiducia all'amore il resto è niente. 

Giro giro tondo cambia il mondo. 
Giro giro tondo cambia il mondo.

Commenti

  1. D'accordo, figliuolo. Ma insegniamo ai bambini, ai nostri...a tutti, da dove vengono per farli andare da soli dove andranno, nel loro nuovo mondo. Gli alberi, senza radici, non si eleverebbero verso il cielo!

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    1. Assolutamente si... più che insegniamo, educhiamoli alla felicità di esistere!

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