Live from Libano - Giorno 3 - Oggi ho incontrato i bambini
GIORNO 3 - 23 Settembre 2025
Oggi ho incontrato i bimbi.
È stato un momento molto importante.
La mattina dopo colazione a base di latte di mucca si parte prima per l'ufficio e poi per Al Awadi.
Facciamo il Security Focal Point con Houder, che ci racconta gli ultimi 5 anni in mezz'ora, ci da le sue raccomandazioni e ci rassicura. Lui parla italiano e lo conosciamo già dalla scorsa volta.
In ufficio incontriamo anche Maher, il nostro interprete. Ha studiato a Bologna, ora vive e lavora qui in Libano, tra insegnamento e interprete. Ci racconta le sue esperienze. Si capisce che sta bene economicamente. Sposato con figli. Ci spiega alcune contraddizioni libanesi. Poi durante il viaggio fino ad Al Awadi si scherza e si chiacchiera.
Le strade sono un dorso di cammello all'ennesima potenza. Dossi in ogni centro abitato. Per strada tante persone. Tanti bimbi.
Il villaggio dove andiamo è a pochi km dal confine siriano. Le persone hanno sempre vissuto grazie a questa vicinanza di piccoli traffici, agricoltura, commercio con la Siria. Ma dopo la caduta di Assad i siriani si sono rifugiati in quest'area. Con i pochi soldi hanno trovato umili case, convivendo con i libanesi del posto. Spesso sono emarginati. Nelle scuole il governo prima del 2022 ospitava i bimbi in orario pomeridiano, al mattino invece i libanesi. Ultimamente invece accetta solo i bimbi con i documenti a posto e adeguatamente certificati dai ECE Early Child Education accreditati. Andiamo quindi a visitare un centro gestito da Ana Akra, ong libanese partner di We World.
L'asilo ospita 65 bimbi tra i 3 e i 6 anni, siriani, in 3 stanze, al piano terra di una casa ben pulita, rifinita, accogliente. Maestre molto preparate, sorridenti, con una forte motivazione. Progetto finanziato a 6 mesi. Poi si spera si replichi.
Occhi curiosi
Che scrutano e osservano
Occhi vispi
Occhi che parlano
Occhi che entrano dentro
Occhi che chiedono
Occhi che ridono
Occhi timidi
Occhi che ballano.
Ci raccontano e ci fanno vedere le classi, il lavoro didattico, molto ben fatto. Ci accolgono con canzoncine e svolgono le attività ordinatamente.
Corpi che vibrano
Da fermi
Guizzano immobili
Sprizzano luccicano.
Muscoli fermi
Seduti
Che vorrebbero correre.
Occhi che chiamano
Che ridono
Timidi.
Facciamo un breve briefing con la coordinatrice. Molto attenta e orgogliosa, competente e volenterosa.
I nostri sguardi
Si incrociano
Gli occhi dicono senza parole:
Amunì
Ajo
Lo facciamo?
Giochiamo?
Yalla!
Shukran!
Dopo aver chiesto ci donano 15 minuti di gioco con i bimbi.
E dunque non servono parole.
Le emozioni volano come farfalle colorate sulle colline e montagne arse dal sole, brulle.
Mille farfalle.
Che volano insieme.
Colorando il cielo, facendo fiorire la luce.
Tutto il resto?
Può finire qui.
Un gran lavoro di We World nella ristrutturazione di una scuola pubblica.
Un dirigente disponibile.
Una moschea.
Una strada piena di dossi.
Un check point in curva.
Volo!
Non sempre le parole servono.
Sabah alkhayr (Buongiorno)
Che sia un mattino di bene
Sabah al-noor (Buongiorno)
Che sia un mattino di luce
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